Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

giovedì 30 aprile 2015

Le radici del bosco


Radici - Acquerello 290415

Uno sguardo verso il bosco saturo di pioggia
ed è nato immediato il desiderio di colori.
Radicato sono anch'io, in questa bella terra,
non mi hanno strappato a lei nè i lunghi anni 
di studio in città, nè molti altri lontano per lavoro.
Sono sempre stato accolto a braccia aperte
dalla corona dei monti che circondano la valle;
a volte, però, ho la sensazione di vivere
rinchiuso, seppure dentro una gabbia dorata.

martedì 28 aprile 2015

Libertà nei colori


Case in Val Posina - Acquerello 250415

Sono giorni in cui il tema "Liberazione" si muove tra media e persone.
Ho tra le mani un libro che mi permette di approfondire conoscenze
per me molto importanti; ho deciso di riportare righe che riflettono
sul senso e sulle conseguenze di una parola - Libertà - che non è letta 
e tanto meno vissuta dagli individui in modo univoco, anzi!
Mi dà una bella soddisfazione leggere "... è la condizione
indispensabile per la creatività, l'iniziativa e lo sviluppo dell'uomo."



(da "il Figlio dell'uomo" di J.Mateos-F.Camacho)

martedì 21 aprile 2015

Dentro il paesaggio della valle


Il girasole appassito - Acquerello 2015

Rientravo dal passeggio lungo la vecchia ferrovia, un pomeriggio d'autunno di qualche anno fa, ed ero ormai a ridosso delle case dei Ceribella, nella campagna coltivata che dal paese digrada lentamente verso il torrente Astico. Chi ha la fortuna di abitare a stretto contatto con la Natura, di solito destina ad orto il pezzo di terreno più comodo, e lì, spesso - l'osservavo fin da bambino -, alla gioiosa e diffusa presenza dei fiori di campo si unisce la coltivazioni di alcune specie di fiori che ancora - l'Alto Adige e il Trentino ne sono i testimoni più vicini - aggiungono bellezza e profumi al fondamentale patrimonio della cultura-civiltà contadina.
Quando mi addentro nell'ambiente naturale non smetto un attimo di guardarmi intorno, i pensieri a volte se ne discostano e mi distraggono ma subito le immagini riprendono il sopravvento. Fu così che, a due passi appunto dalla contrà, osservando i vari ortaggi ben disposti, mi trovai con sorpresa di fronte ad uno strano, insolito girasole ormai appassito, abbandonato dall'energia vitale con cui per molti giorni aveva rialzato il capo e seguito il lungo corso del sole. Fotografarlo fu un tutt'uno.
Già nei giorni successivi avevo deciso di affrontarlo in pittura, ma la complessità dell'insieme non mi aveva aiutato né io avevo saputo fermarmi in tempo. Così, concludendo con un senso di frustrazione, mi ero detto "scemo" e avevo lasciata lì la cosa.
Questo è il frutto del secondo tentativo e il mio sentire, ora, è di altro tipo. Il breve racconto, invece, si ricollega al post precedente, con cui ho presentato la prima parte del lavoro. Qualcuno potrebbe osservare che avrei fatto meglio a non procedere... tant'è! Qualcun altro cantava "Let it be".

mercoledì 15 aprile 2015

I colori del cammino


Il girasole appassito - Acquerello 2015

Da parecchio tempo sto facendo i conti 
con una particolare immagine di girasole.

La luminosità pomeridiana dell'ultima domenica di Marzo mi sollecitava ai colori. Scegliendo la carta mi ritrovai tra le mani un album Watercolour Fabriano, grana fine. L'avevo usato forse una volta, era quindi una carta pressoché sconosciuta. Volevo un soggetto nuovo, che non fosse un paesaggio. Tra le molte pagine di foto stampate negli anni, improvviso e dimenticato mi ritornò sotto gli occhi un soggetto amato ma complesso. Non ho cercato oltre, ho preso il pennello a punta lunga e fine, nemmeno una spruzzatina d'acqua per inumidire il foglio, solo l'avvio urgente per un'opera che desideravo realizzare nel miglior modo possibile (ispirazione permettendo!)
Mi sono fermato al punto che mostro, la luce era divenuta insufficiente, non potevo insistere oltre, pur immaginando che difficilmente in seguito  avrei rispettato la pazienza e la gentilezza del momento. Provavo comunque un sentimento di gratitudine e questa era - ed è sempre - la cosa più importante.

lunedì 6 aprile 2015

Il ritorno della Luce


Primavera - Acquerello 280315

Ho letto recentemente e sto rileggendo
un libro che volentieri consiglio e di cui
riporto appena un passaggio che mi piace.


Il tao dell'acquerello
di Grazia Cavasino

...
"Seppure opera di un momento irripetibile,
un grande acquerello, un buon acquerello, 
perfino un acquerello mediocre 
viene condizionato dal suo creatore, 
dal suo stato d'animo e dai preconcetti 
che vive nel momento in cui sta dipingendo.
Ogni lavoro d'arte rappresenta il microcosmo 
che l'ha prodotta ed è così sia che tu ne convenga 
sia che tu ritenga obiettivo il pittore
di fronte al suo foglio.
Ciascuno porta con sé, sempre, inevitabilmente, 
la traccia di quanto è, sa, ritiene, giudica e ama.
Ecco perchè partire dall'amore."

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