Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

mercoledì 29 febbraio 2012

Nel blu ci sono!

Il boschetto blu - Acquerello 280212

Ho capito da tempo che nella costante ricerca di me stesso
mi posso-devo inoltrare anche per strade sconosciute.
Qualche volta mi riesce con facilità, mi fa bene e mi rincuoro,
ma succede pure che nel proseguire oltre io perda sicurezza.
Allora mi guardo bene intorno alla ricerca di spazi familiari
e quando li ritrovo mi ci rifugio con gioia e rimango lì, in attesa.
In questo caso, con il 'mio' colore blu mi son costruito
un piccolo boschetto: risponde giusto al bisogno di silenzio.
Se per qualcuno è grande il desiderio di prendersi finalmente
un bell'anno sabbatico, per me il problema non esiste:
mi è stato donato, dovrò solo cercare di farne buon uso.

sabato 11 febbraio 2012

Belle relazioni

Inverno in valle - Acquerello 110212
cm. 25 x 23

Ieri, di primo pomeriggio, Giancarlo mi ha accompagnato alla ricerca di spunti per le nuove cornici.
Sabato 18 febbraio ci aspetta infatti la collettiva del nostro gruppo 'La via dell'acquerello', festeggiamo i 10 anni dalla sua costituzione e alcuni lavori recenti meritano senz'altro di fare bella mostra di sè.
Ogni acquerello, per quanto umile, ha la propria specifica personalità e merita quindi di trovare una veste adeguata. A volte l'incontro è immediato e convinto, altre volte il dubbio persiste a lungo e c'è bisogno di pazienza per arrivare comunque a una mediazione. E' chiaro che per soddisfare le comprensibili aspettative di chi vede nella propria opera una parte di se stesso, ci vogliono amore e fantasia, impegno nel lavoro,  intraprendenza per scoprire proposte rinnovate nelle forme e nei colori. E serve pure uno spiccato gusto per il bello, cosa che offre così sicurezza e garantisce un risultato finale spesso superiore alle attese.
Quando siamo insieme Giancarlo ed io non smettiamo un attimo di 'ciacolare'. Ieri la comunicazione era veicolata dall'ammirazione incondizionata per il paesaggio, la neve, per quanto lo strato sia sottile, resiste da molti giorni a causa delle temperature eccezionalmente basse, siberiane, responabili le correnti che purtroppo stanno mettendo in ginocchio buona parte della Penisola.
Fa troppo freddo perchè la neve riesca a scendere copiosa - ma sulle cime più elevate la si vede costante - le strade sono quindi pulite e sicure. Mentre la guida si adattava tranquilla alle continue curve che assecondano il profilo irrequieto dei nostri monti, lo sguardo si perdeva incessantemente su per i pendii rocciosi, giù fin nella valle dove scorre lento il torrente, inoltrandosi infine nell'ampio e innevato altopiano, splendido sempre, disegnato di bianco e di scure abetaie. Laggiù, alte a chiudere l'orizzonte, candide gobbe aumentano l'incanto. Tutto diviene allora uno stimolo acuto e per noi 'artisti' è impossibile non rispondere subito con gli amati colori.

mercoledì 1 febbraio 2012

Profumo di neve


Il freddo inverno - Acquerello 310112 
cm. 37x28
 
Ieri pomeriggio timidamente ha fatto la sua comparsa
la prima neve di stagione. Da qualche ora tenevo d'occhio
le cime dei monti che circondano la nostra bella valle.
Per primo ha dato segni di smarrimento il Toraro, 
poi il Paù, che pur essendo parte sud dell'altopiano di Asiago
e quindi decisamente in contatto con la pianura pedemontana, 
riesce spesso a dare vita a particolari intense turbolenze .
Quando ho visto che anche il Cimone imbiancava,
subito seguito dal Caviojo, allora mi son detto
che anche il tranquillo paesino sarebbe stato raggiunto.
Piccole, delicate faville, lente e indifferenti riempivano il cielo.
Son salito di sopra per chiudere gli infissi, proteggere la casa,
l'aria frizzante, profumata di neve, l'ho respirata a fondo, 
a risvegliare sensazioni belle sempre felicemente accolte.
Se qualche minuto di pallido sole è bastato stamane
per sciogliere lo strato sottile che velava i tetti e gli orti,
da poco più di un'ora i fiocchi si son rifatti vivi,
a disegnare con bianche linee i freddi contorni  dei tetti.
Qualche camino fuma, mentre ancora il silenzio riesce a prevalere
sul frastuono folle e interminabile cui è costretto a sottostare, 
suo malgrado, questo vecchio meraviglioso mondo incantato.

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