Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

giovedì 26 gennaio 2012

Segreti del bosco

 Inverno sull'Altopiano - Acquerello 2006

Ieri sera ho ricevuto un dono inaspettato:
la possibilità di rivedere un film che mi aveva conquistato
parecchi anni fa e che mai veniva replicato,
rispetto ad altri che continuano a passare, indisturbati...

Non che mi ricordassi bene la trama,
ispirata ad un breve racconto di Dino Buzzati,
ma la bellezza e la magia delle immagini,
un ambiente naturale di straordinaria suggestione,
la storia che diventava sempre più fantastica
mi erano rimasti dentro come un'esperienza da rivivere.

Il protagonista è interpretato da Paolo Villaggio
in una maniera che proprio non gli conoscevo,
con tutto il rispetto per il grande Fracchia,
al punto che un pensiero mi è ha sfiorato la mente:
non l'avranno programmato di proposito 
nel giorno dedicato alla conversione di S.Paolo?

lunedì 16 gennaio 2012

Semplicemente vita

Il baito in inverno - Acquerello

Lungo il pendio scosceso incontro un tipico baito di montagna.
Il pallido sole pomeridiano esalta la sua struttura,
costruita con sassi che la vecchia malta riesce
ancora a tenere saldamente uniti.
Nel fitto silenzio invernale ascolto
lievi rumori che salgono dalla valle. 
La neve si è sciolta nonostante il freddo pungente
e lascia spuntare qua e là qualche ciuffo verde,
del colore del muschio.
L'atmosfera è così magica che mi avvolge e mi trattiene.
E' allora che il pensiero vola lontano, 
al mio piccolo mondo incantato,
alle scorribande di bambino allegro e vivace 
appena oltre la casa della zia Berta, in Contrà Salgarola.
Grande era la gioia che provavo nell'avvicinarmi alle nude siepi,
incurante della neve fresca nella quale affondavo fino al ginocchio,
quando il cinguettio di un piccolo uccello, pettirosso 
o scricciolo che fosse, scuoteva l'aria tranquilla e tersa.
Fissavo a lungo stupito e immobile quel fremito di piume, 
quei saltelli veloci tra i rami spogli - poche foglie raggrinzite 
interrompevano lo slancio diritto verso il cielo -
la sensazione di beatitudine che provavo era del tutto naturale.
Non il freddo, non la fame, non i pericoli, nemmeno il buio
e tantomeno la paura potevano turbare un'esistenza così serena.
Vita vera, semplicemente e inconsapevolmente Vita.
Con delusione, accoglievo la fine di quella breve avventura:
un frullio d'ali più deciso allontanava il fragile esserino 
se la mia eccessiva curiosità tentava appena un passo,
per osservare da più vicino una meraviglia della Vita.

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