Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

venerdì 27 maggio 2011

Sotto l'albero di Giuda


In questi giorni il post sull' esperienza primaverile dell'anno scorso a Venezia ha raggiunto la vetta dei + osservati. Per questo mi sembra bello aggiungere un ulteriore tocco di colori. Bianca si è affidata a me d'istinto lassù a Condino. Anche il mio percorso per arrivare alla 'scena' si è tinto molto di emozioni.
Cito alcuni passi del libro, lo merita soprattutto per il tema che affronta e per il messaggio forte che contiene affinchè la donna sia rispettata e amata, nella consapevolezza che qualsiasi violenza subita rimane impressa nel corpo e nell'anima per tutta la vita.

"Cosa si raccontavano le donne quando al mio arrivo tacevano e con una mano mi invitavano ad uscire dalla stanza? O quando d’estate si mettevano in cerchio all’ombra dell’albero di Giuda e ricamando o facendo la calza parlavano e parlavano e quando noi bambini ci avvicinavamo, « Andate a giocare più in là », ci dicevano.

Mossa dalla voglia di sapere, inventai diversi stratagemmi per ascoltare.
Riuscii persino a salire sul secolare albero di Giuda passando dal terrazzo della mia casa, i rami colmi di fiori rosa sanguigno in primavera, lasciavano posto, d’estate, a una miriade di foglie rotonde di un verde delicato. Ed è così che venni a conoscenza di cose che scatenarono in me mille domande a cui nessuno voleva rispondere.
Nascosta tra i rami del grande albero, aspettavo l’arrivo delle donne. Venivano alla spicciolata, ognuna portava una sedia ed un lavoro nascosto in un telo, si sedevano sempre allo stesso posto, un ultimo sguardo al mondo, poi chinavano la testa, con cura sacerdotale aprivano la tela, accarezzavano il lavoro già fatto e via a sferruzzare o a ricamare con ritmo cadenzato come mosse da un motore."

6 commenti:

Arianna ha detto...

Una volta erano così, tutte zitte e trattavano i bimbi con fastidio. Vedo che hanno scelto bene la copertina del libro! Buon fine settimana, Arianna

Anna Maria Errera ha detto...

Che meraviglia Luigi! Un albero, colmo di attese di vita e di memoria, diventa capace di trasformare lo spazio in un santuario in cui si celebra la liturgia del quotidiano...
Ringrazio il Signore per il dono delle tue mani che sanno dar formaa ciò che è invisibile agli occhi. Buona Domenica

***Cantinho da Josy*** ha detto...

Olá Luigi!
Desejo à você toda a sua família, uma bela e abençoada semana, cheia das bênçãos e graças do Senhor Jesus, com carinho, Josy

asdasandonato ha detto...

Luigi sono passata a farti un salutino e a comunicarti che se vai a visionare il blog ASDA, abbiamo pubblicato una bella poesia e due dipinti di una nostra socia. Nel mio blog personale invece niente di nuovo (sto battendo la fiacca).
Ciaooooooooooooooooo
Nadia (segretaria ASDA)

Jane ha detto...

Da sciogliersi con questa tua musica dolcissima....sono rimasta qui per ascoltarla più volte...

Bello il tuo post, ciao ...buon weekend

***Cantinho da Josy*** ha detto...

Olá Luigi, passei pra te deixar um forte abraço, e agradecer pelo carinho, com carinho, Josy

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