Atmosfere nel silenzio - Acquerello 2010
Era il suono un po' incerto della piccola campana scossa da Paolo urbinate a svegliarci, al mattino. A volte si faceva attendere, ma non per un ritardo, gli occhi rimanevano chiusi mentre il sonno già se n'era andato. Ci fu il simpatico momento in cui Mario pensò di doverla suonare lui, la campanella... dormiva così bene che i tocchi d'argento non erano riusciti a svegliarlo. Mezz'oretta per prepararsi e poi via, con passi veloci, lungo il corridoio, annusare con gioia ed energia l'aria fresca del mattino, sbirciare lassù, a ridosso del bosco, il candore della Madonnina, fare due giri di scale ed entrare nel chiostro per raggiungere la sala di meditazione. Una musica soave si muoveva accogliente e dava moto immediato all'anima. In punta di piedi, per non rompere l'atmosfera rarefatta e soffusa, raggiungevo il mio posto e, addossato alla parete, mi lasciavo andare al sorriso interiore, per immergermi nel Tutto.
Solo il respiro da contattare,
solo penombra in cui entrare,
solo silenzio e quiete,
per iniziare a vivere.